I temi posti all’ordine del giorno sono stati quelli riguardanti il rinnovo contrattuale e la riforma dell’Ordinamento Nazionale della Polizia Locale alla luce dell’attuale situazione politica. Il CDN ha affrontato anche la problematica dell’unità sindacale e della categoria.
Il 20 Febbraio scorso si sono svolti a Roma i lavori del CDN. I temi posti all’ordine del giorno sono stati quelli riguardanti il rinnovo contrattuale e la riforma
dell’Ordinamento Nazionale della Polizia Locale alla luce dell’attuale situazione politica. Il CDN ha affrontato anche la problematica dell’unità sindacale e della categoria, sulla quale purtroppo non si registrano segnali di condivisione da parte delle altre oo.ss. e delle associazioni professionali. In
conclusione dei lavori, il CDN ha preso atto del particolare momento politico ed ha stigmatizzato il metodo con cui è stata aperta la crisi di governo.
Non poca, poi, è stata la preoccupazione espressa specie riguardo all’eventualità che il nuovo governo rafforzi le misure restrittive in tema di rinnovi contrattuali, col grave rischio che venga prodotta una ulteriore contrazione del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori degli enti locali. Inoltre, il CDN ha condannato la politica del taglio della spesa pubblica, che sta ormai allargandosi in misura inopportuna, a causa della quale sono gli Enti locali, prima di tutti gli altri, a pagarne le
conseguenze, dal momento che sempre minori sono le risorse destinate ai servizi offerti ed al turn over del personale dipendente e che non esentano nemmeno la Polizia Locale. E’ necessario, invece, implementare l’attività di tutela e di salvaguardia della sicurezza pubblica nelle città, mediante servizi sempre più qualificati e con strumenti tecnologicamente adeguati, così come i Corpi di polizia locale sono chiamati a svolgere nell’esercizio della “funzione pubblica”, attraverso la quale non può essere disconosciuto un valore aggiunto alla qualità ed alla specificità degli operatori. Ed è proprio in rapporto a questa problematica che il Silpol continuerà, senza soste, a sostenere la necessità del varo di una nuova legge, che superando la 65/86, permetterà ai Comuni di organizzare la propria polizia,
adeguandola al modello europeo di strumento del territorio e di prossimità. In ultimo, il CDN ha deliberato che, nonostante le riserve e, qualche volta le resistenze, opposte dalle altre organizzazioni ed associazioni sul “progetto di unità”, che il Silpol propone da anni,bisogna comunque continuare a perseguire l’obiettivo, poichè solo attraverso la condivisione attiva di intenti e di azione sarà possibile unire la categoria e si potrà giungere a quella “unità di rappresentanza”, che costringerà la Politica ad agire senza infingimenti nei suoi confronti e renderà possibile così costruire una moderna Polizia Locale.
Roma 20/2/2014