Sentenze della Corte Costituzionale
Sentenza n. 223 del 8 ottobre 2012 | La C. C. ha sancito l’incostituzionalità della trattenuta del 2.5% sull’80% della retribuzione per il TFR, ha abrogato l’articolo 12, comma 10, del Decreto-legge 31 Maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 Luglio 2010 n. 122, a decorrere dal 1° gennaio 2011. |
Sentenza n. 120 del 7 maggio 2012 | Il Tribunale di Livorno aveva sollevato al questione di costituzionalità dell’art. 71 comma 1 del Dl n. 112/2008 sulla “famosa” decurtazione dei primi dieci giorni di malattia per i dipendenti pubblici privatizzati. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 120/2012 ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale ed ha precisato che: <<non è sostenibile che la riduzione di retribuzione sancita dalla norma in questione, con la salvezza del trattamento fondamentale e la brevità della durata, costringa il lavoratore ammalato a rimanere in servizio pur di non subirla, anche a costo di compromettere ulteriormente la salute. La decurtazione retributiva de qua, non comportando aggravi particolari, è del tutto inidonea ad esercitare qualunque coazione al riguardo. La conservazione del trattamento fondamentale garantisce, per definizione, l’adeguatezza della retribuzione e la sua funzione alimentare durante il periodo di malattia, tanto più che la durata della riduzione è contenuta dalla disposizione censurata nei limiti della decade. Con la conseguenza che la decurtazione del trattamento accessorio per i soli primi dieci giorni di malattia non arreca alla retribuzione del lavoratore una perdita che possa pregiudicarne, in spregio al dettato costituzionale, la “proporzionalità” o la “sufficienza”. D’altro canto, a tutto voler concedere, questa Corte ha già riconosciuto che anche il diritto alla salute dev’essere contemperato con altre esigenze costituzionalmente tutelate (sentenze n. 212 del 1998 e n. 212 del 1983; ordinanza n. 140 del 1995). E nella specie viene, altresì, in rilievo, come si è visto, il buon andamento della pubblica amministrazione, che la norma censurata si propone a ragion veduta di perseguire disincentivando l’assenteismo.>> Conseguentemente, la norma conserva la sua efficacia e le decurtazioni in essa previste continueranno ad essere effettuate. |
Sentenza n. 95 del 11 aprile 2008 | Regioni – Dipendenti – Norme in materia di regolamentazione delle modalità di accesso al lavoro pubblico regionale – Rientrano nella competenza residuale delle Regioni di cui all’art. 117, quarto comma, della Costituzione – Applicabilità del principio anche alla Provincia autonoma di Trento |
Sentenza n. 438 del 9 dicembre 2005 | Pubblico impiego – Stipendi, assegni ed indennità – Indennità di fine rapporto – Disciplina prevista per i dipendenti degli enti pubblici diversi dallo Stato – Ex art. 4 della legge 8 giugno 1966, n. 424 – Previsione, per tali dipendenti, della sequestrabilità e della pignorabilità delle indennità di fine rapporto, per crediti da danno erariale, senza l’osservanza dei limiti stabiliti dall’articolo 545 c.p.c. per i dipendenti statali – Illegittimità costituzionale – Va dichiarata. |
Sentenza n. 465 del 28 dicembre 2005 | Pubblico impiego – Dipendenti regionali – Regione Marche – Disciplina prevista dall’art. 4, commi 2 e 3, della legge reg. 13 maggio 2004, n. 10 – Inquadramento automatico nel livello superiore a quello assegnato in sede di primo inquadramento – Illegittimità costituzionale – Per violazione del principio del pubblico concorso ex art. 97 Cost. – Va dichiarata. |
Sentenza n. 283 del 15 luglio 2005 | Lavoro – Contratto di lavoro a tempo parziale – Disciplina di cui all’art. 5, secondo comma, del D.L. 30 ottobre 1984, n. 726 – Previsione della forma scritta ad substantiam per tale tipo di contratto – Questione di legittimità costituzionale – Sollevata con riferimento agli articoli 3 e 36 della Costituzione – Infondatezza |
Sentenza n. 233 del 16 giugno 2005 | Lavoro – Congedi parentali – Per assistenza e cura di portatori di handicap – Disciplina prevista dall’art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 – Omessa previsione del diritto di fruire del congedo da parte di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi con soggetto con handicap – Nell’ipotesi in cui i genitori siano impossibilitati a provvedere all’assistenza del figlio handicappato perché totalmente inabili – Illegittimità costituzionale in parte qua – Va dichiarata. |
Sentenza 29 maggio 2002 n. 218 | Concorso – Generalità – Concorso pubblico – Costituisce la regola anche per l’accesso alle qualifiche superiori – Inquadramenti automatici nella qualifica superiore – In assenza di procedure che assicurino l’accertamento dell’idoneità dei candidati in relazione ai posti da ricoprire – Illegittimità. |
Sentenza n. 194 del 9 maggio 2002 | Illegittimità costituzionale dell’art. 3, commi 205, 206 e 207 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), come modificato dall’art. 22, comma 1, lettere a), b) e c) della legge 13 maggio 1999, n. 133 (Disposizioni in materia di perequazione, razionalizzazione e federalismo fiscale); |
Sentenza n. 193 del 9 maggio 2002 | Illegittimità costituzionale dell’art. 20, comma 9, ultimo periodo, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 (Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell’art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421) |